7A Tutore coscia – gamba – piede articolato con bordi sovrapposti

Indicazioni

Mielomeningocele (mmc) con livello L5-S1.

Si applica a pazienti che hanno una instabilità del ginocchio accompagnata da grave varismo o valgismo.

Si prescrive nelle patologie che interessano uno o entrambi gli arti in flessione. Il tutore guida l’articolazione tibiotarsica limitando la flessione plantare e la flessione dorsale. Stabilizza il retropiede controllando le deviazioni sul piano frontale tramite spessori interni al tutore.

L’angolo della tibiotarsica è compreso tra 84° e 87° in relazione ad eventuali limitazioni articolari in flessione del ginocchio e/o dell’anca. Il coscialino, libero di muoversi sul piano sagittale, assorbe ed annulla le spinte in varo-valgo del ginocchio.

Caratteristiche tecniche

L’ortesi si compone di tre segmenti collegati da due articolazioni (ginocchio e tibiotarsica).

La sovrapposizione dello scarponcino con il gambale consente il movimento della tibiotarsica. Questa articolazione si caratterizza per la presenza di un range di movimento che viene personalizzato sul paziente alla prova, calibrando l’arresto della flessione plantare, in modo da rendere più naturale e meno meccanico il cammino e l’arresto della flessione dorsale, per evitare il crollo in talo causato dal deficit del tricipite surale.

A tale scopo il tutore è supportato da una fascia in velcro imbottita, posizionata al terzo prossimale della tibia che evita, in carico, lo spostamento del ginocchio in avanti e mantiene l’articolazione anatomica della tibiotarsica del paziente sui valori prescelti. In caso di equinismo non riducibile o di altre deformità, è prevista la costruzione di plantari su calco onde evitare sovraccarichi dannosi. Gambale e cosciale invece partecipano all’articolazione del ginocchio.

Essa è libera ed in grado di estendersi e flettersi senza vincoli durante il cammino, favorendo così la posizione seduta. L’articolazione meccanica può essere coassiale con l’asse anatomico, oppure si può scegliere di arretrare il fulcro dell’ortesi. In questo caso si parlerà di asse posteriorizzato.

Questa soluzione è in grado di partecipare attivamente al compenso, favorendo la capacità estensoria del ginocchio, quando si ha una compromissione parziale dei quadricipite. Il coscialino potrà allora essere posteriore per amplificare la spinta estensoria del tutore. La tibiotarsica dovrà essere relativamente più aperta. In presenza di recurvato del ginocchio è previsto l’inserimento di fermi meccanici per non superare il limite fisiologico dell’estensione.

Il tutore viene costruito rilevando l’impronta in gesso negativo-positivo in due fasi: in posizione di decubito prono per gamba e piede, ed in posizione supina per la coscia. Effettuata la stilizzazione in gesso si procede alla costruzione dell’ortesi termoformando sul positivo il polietilene o il polipropilene di colore bianco o multicolor, di spessore variabile da 4 o 5 mm, scelto dal tecnico ortopedico in base a diversi criteri di valutazione (peso dei paziente e tipo di cammino); può essere costruito anche in fibra di carbonio (più rigida, non accetta deformazioni).

È possibile inoltre inserire rinforzi in carbonio o in metallo per rendere meno deformabile la struttura. Per bambini con peso superiore ai 35 kg è indicato uno scarponcino più rigido, realizzato in fibra di carbonio, in grado di irrobustire maggiormente la struttura.

È importante un accurato studio sul paziente per individuare i punti che potrebbero creare successivi problemi durante l’uso dell’ortesi e che verranno scaricati (aumentando l’alloggiamento) onde evitare pressioni indesiderate (spesso non rilevabili dall’utilizzatore a causa della ridotta sensibilità degli arti inferiori). È previsto un rivestimento in cotone, pelle o materiale sintetico semicomprimibile che verrà utilizzato anche come copertura per le zone plantari, per evitare allergie.

Le scarpe sono parte integrante dei tutori in quanto, bilanciandole con rialzi e piani inclinati, possono contribuire ad ottenere un’adeguata equilibratura dei bacino limitandone l’instabilità.

Codici ISO

Il dispositivo è identificato con i seguenti codici ISO:

06.12.12.051               Tutore coscia-gamba-piede a valva
06.12.18.214               Rivestimento morbido al sandalo
06.12.18.226              Contentore imbottito
06.12.18.229              Cuscinetto di contenzione
06.12.18.193 (x2)    Articolazione malleolare libera su bordi sovrapposti
06.12.18.257 (x2)    Articolazione al ginocchio libera con asse posteriorizzato
06.12.18.313              Appoggio ischio gluteo

Questo dispositivo è adatto alle zone:

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